MIA STILLA PECE
La testa piena di un non so quale nebbia
scura ed espansiva come la rabbia
che in fiumi pece annega
la vita che mi si nega.
Non so che cosa fare
quale diga formare
per me stessa non dissipare.
Un venticello fresco mi può salvare
dal limbo nel quale sono rinchiusa
circondata da immobili nuvole
tempore freddo e pungente;
esister può un Eden nel mio cranio?
Assenti gioie delle sfere celesti,
né vento né sole né pioggia
nuvole smorzanti nel nulla del mio cuore
bloccan il sorriso che dagli occhi non fu,
creatura triste la quale sono.
Se piango solo un rivolo salatoriga e brucia la pelle
mio intimo dolore
da nessuno mai asciugato.
Dovrei invano cercar Chi solo lacrime
letizie mi dia non acide di malinconia,
Chi non vuol me,
loro non voglion me,
io non voglio me.
Da sola mi accoltello,
il liquido fosco libra da me,
aspetto ch’ogni stilla effluisca
e mi lasci fuori vuota,
come privata mi son fatta lasciar
dentro per mio conto ad annegar.
Categoria: Concorsi e Premi | Data di pubblicazione: 04/06/2023 |
Sottocategoria: Concorsi e Premi | Data ultima modifica: 05/06/2023 11:25:20 |
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