Cos’è INFERNO?
«La chiave prima con cui tradurremo in termini scenici il “trasumanar” dantesco – spiegano i due fondatori delle Albe – è pensare l’opera in termini di sacra rappresentazione medievale». Nell’epoca di Dante, non si costruiscono edifici teatrali ma tutta la città è già un palcoscenico, dalle chiese alle piazze: e nei “misteri” i giullari professionisti vengono affiancati da centinaia di cittadini in veste di “figuranti”, mentre altri cittadini pensano a costruire le scene, i costumi, le luci.
Cos’è la CHIAMATA PUBBLICA?
È l’invito che fa Ravenna Teatro a tutta la cittadinanza a partecipare alla costruzione di questo spettacolo che debutterà all’interno del Ravenna Festival 2017.
È una città intera che può rispondere a questo invito di “farsi luogo”, farsi comunità, nell’epoca dei non-luoghi e della frantumazione del senso comunitario.
Chi può partecipare e cosa c’è da fare?
Tutti, senza limiti di numero, età, lingua o preparazione specifica, di residenza o nazionalità. La chiamata è un grande “laboratorio” che vedrà i cittadini volontari impegnati con mansioni e livelli diversi di partecipazione alla creazione: canto, danza e movimento, recitazione corale, costruzione di scene e costumi, arti visive. Tutto questo sarà sotto la direzione di Martinelli e Montanari, degli attori del Teatro delle Albe, di altri “maestri” come Edoardo Sanchi (scene), Paola Giorgi (costumi), Luigi Ceccarelli (musiche).
Che tipo di impegno è richiesto?
Il gruppo di lavoro si troverà il 21 gennaio e il 2 marzo al teatro Rasi, per poi ritrovarsi da metà aprile quando inizieranno le prove che porteranno al debutto del 25 maggio. Ognuno parteciperà con i tempi che potrà.
Come iscriversi?
Per iscriversi alla chiamata è sufficiente farci pervenire una mail all'indirizzo cantieredante@ravennateatro con questi dati: nome cognome, luogo e data di nascita, C.F., indirizzo, telefono, una mail che si consulta abitualmente e “ti proponi per…?” indicando se volete far parte del “coro” attoriale oppure se avete altre competenze potete indicare per esempio “sarta” o “tecnico” o "organizzatore"...
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